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Joseffa Gauld : relazione ai soci del GAS di Sesto Calende del 2 giugno 2010
Vi allego la relazione di Agriturismo-Josie che ha preparato per il nostro incontro del 2 giugno scorso.
Abbiamo danneggiato questo pianeta, abbiamo saccheggiato le sue risorse naturali, abbiamo
svuotato il mare tramutando il battito del suo cuore in una discarica tossica.
Per anni abbiamo prelevato senza donare.
Vale la pena di informarci bene sui prodotti che intendiamo consumare, che crediamo siano
buoni. Soddisfiamo il nostro appetito immediato senza considerare eventuali danni connessi a
questa filiera alimentare. Credo che sia importante tenere presente le relazioni più profonde degli
alimenti e conoscere l'intera catena alimentare e non limitarci alla sola lettura dell'etichetta.
La produzione del cibo è diventata complicata a causa della movimentazione tra i vari continenti
dell'uso intensivo dei pesticidi dell'addizione d'additivi al fine di prolungarne la conservazione e
delle informazioni contenute sugli imballaggi.
Io aspiro a qualcosa di più semplice, di più onesto e di più diretto.
In primo luogo è importante la cura dei nostri animali, noi abbiamo un obbligo morale e se
volete anche un dovere religioso che c'impegna a rispettare gli animali, proverbi capitolo 12
:versetto 10:il giusto ha cura del suo bestiame ma i sentimenti degli empi sono spietati .
Mantenere gli animali che Dio ci ha messo a disposizione, ben alimentati, felici che vivono la loro
vita il più vicino possibile al loro ritmo naturale e nello stesso tempo prendersi cura della terra che
c'è' stata affidata è il nostro impegno.
I freschi pascoli ed il fieno sono la dieta naturale di tutti i ruminanti. In molte fattorie
l'alimentazione degli animali è stata convertita ad una dieta innaturale basata su grano e soia ma
grano e soia non sono i soli ingredienti nella loro dieta. Molti caseifìci ed allevamenti utilizzano, per
risparmiare denaro, nutrire gli animali con sottoprodotti o scarti provenienti dall'industria
alimentare.
Quando il bestiame è libero di mangiare secondo il proprio istinto, la sua carne è magra
com'è allevato allo stato brado. La carne proveniente da un allevamento nutrito con granaglie ha un
più alto indice d'acidi grassi omega 6 rispetto a quella d'omega 3 rispetto alla carne proveniente da
animali allevati con foraggio. Un alto indice d'omega 6 rispetto all' omega 3 è stato collegato all'
aumento delle malattie cardiovascolari, allergie , obesità e malattie autoimmuni ed ad un
incremento delle malattie tumorali.
Il rapporto di omega di 4 o inferiore a 4 è considerato ideale per la nostra alimentazione.
Il rapporto degli omega nella carne proveniente da bestiame alimentato con grano è più di 14 : 1
mentre quella proveniente da bestiame alimentato ad erba è pari a 2 : 1
II bestiame alimentato secondo la dieta naturale riduce il rischio di trasmissioni di malattie,
Inoltre previene la crescita batterica dovuta all'acidità causata dalla fermentazione del grano
nell'intestino che favorisce la crescita dei patogeni E. coli, batteri che per l'uomo che si alimenta
con carne cruda possono essere letali.
Questo perché molti dei microbi che risiedono nell'intestino di una mucca - attraverso
l'alimentazione, raggiungono il nostro corpo - vengono uccisi dagli acidi del nostro stomaco in
quanto essi originariamente si sono adattati a vivere in un ambiente a ph neutro.
Nel tratto digestivo di molte mucche provenienti da moderni allevamenti intensivi l'acidità è simile
a quella del nostro stomaco e pertanto in questo nuovo ambiente gli E. coli hanno sviluppato una
resistenza che gli permette di vivere nell'ambiente acido, conseguentemente ci siamo privati di una
delle nostre barriere protettive contro le infezioni.
L'obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche specialmente negli USA, Gran Bretagna e
anche in Europa c'è un preoccupante aumento d'obesi. Per ovviare a questo problema molte
multinazionali farmaceutiche e compagnie alimentari stanno offrendo molte soluzioni per perdere
peso ma questi prodotti sono pericolosi ed alcuni di loro possono inibire l'assorbimento nel nostro
corpo di beta carotene e vitamine ed alcuni possono essere causa di crampi, nausea e flatulenza. La
natura ci ha dato una sana scelta al controllo di peso, mangiare carne proveniente da animali nutriti
con erba fresca. La carne di questi animali ha metà grassi della carne proveniente da animali
alimentati a grano e significativamente di minori calorie, inoltre si possono acquisire una buona
quantità di vitamine E, A, D, e Beta carotene.
Abbiamo avuto successo nell'industrializzare la produzione di carne di vitello, trasformando
quello che era primo un ruminante solare e potente nell'ultima cosa della quale avevamo bisogno:
un'altra macchina ad energia fossile.
Per far crescere il grano usato per alimentare il bestiame usiamo grandi quantità di fertilizzanti
chimici che provengono dal petrolio. Un castrato, in effetti, consuma nella sua vita, secondo David
Pimentell, un ecologista specializzato in agricoltura ed energia, uno sbalorditivo quantitativo
d'energia fossile ca. 900 litri di petrolio.
Pertanto accanto ai vantaggi nutrizionali ci sono anche decisivi benefici ambientali ad alimentare a
foraggio il bestiame.
In aggiunta ad un consumo ridotto d'energia, l'alimentazione a foraggio ha un altro
vantaggio ambientale: è estremamente meno inquinante. L'escremento che cade sul terreno diventa
nutrimento per il successivo ciclo del raccolto, mentre l'allevamento industriale genera enormi
quantità di rifiuti che diventano fonti d'inquinamento per l'aria e l'acqua.
Se non è curata nel modo giusto c'è un rischio tremendo per la terra stessa, che può
generare inquinamento, erosione del suolo, distruzione della fauna e della vegetazione.
In questa fattoria abbiamo ridotto il numero di capi di bestiame e la mandria è costantemente
spostata da un'area all'altra per permettere alla terra di rigenerarsi.
Con il brutto tempo gli animali sono alloggiati in una stalla in modo che i loro zoccoli non
rimescolino il terreno favorendo il rapido assorbimento degli scarti evitando la contaminazione.
della rete idrica che in questa zona è vicina alla superficie.
Per certificare il nostro bestiame come biologico stiamo importando le granaglie da altri
continenti, questo è sicuramente un bene perché il grano che compriamo è coltivato in maniera
biologica ma dobbiamo considerare anche l'impatto ambientale causato dalle migliala di chilometri
che questo prodotto deve percorrere per arrivare da noi, inoltre va anche considerato il quantitativo
di combustibile necessario per coltivare le granaglie.
Dunque l'importazione del foraggio e del cibo da altri paesi sta provocando la chiusura delle
fattorie locali o le sta portando a cercare nuove fonti di reddito, per questo dovremmo tentare di
aiutare la nostra comunità e cercare di approvvigionarci da fonti più vicine a noi.
Da quando l'organizzazione mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura ha pubblicato un
rapporto nel 2006 che attribuisce il 18% dell'emissione di gas serra al bestiame (più di quel
prodotto dai mezzi di trasporto ) l'allevamento del bestiame ha subito un duro colpo. Dapprima
sono stati solo i gruppi vegetariani che hanno utilizzato le scoperte delle Nazioni Unite come prova
della superiorità della dieta vegetariana, ma da allora un più vasto numero d'ambientalisti ha portato
questa causa davanti al Parlamento Europeo: "Allarme globale e politica del cibo" -. "Meno carne
meno calore" Rajandrà Pachauri presidente di un gruppo intergovemativo sui cambiamenti del
clima sostiene che ridurre il consumo di carne è una misura semplice, efficace e a breve termine con
la quale ognuno può contribuire alla riduzione delle emissioni. Di tutti gli ammali che l'uomo
mangia nessuno è maggiormente responsabile dei cambiamenti del clima della mucca. Così chi può
credere che mantenendo le mucche, aiutiamo il pianeta?
L'allevamento convenzionale del bestiame è come una mina, è insostenibile in quanto si
prende solamente senza donare nulla.
Noi durante l'anno facciamo ruotare il bestiame sul nostro terreno composto di due appezzamenti
di circa 20 e 24 ettari in modo da cambiare l'equazione: restituiamo più di quello che prendiamo.
Funziona come con il passaggio dei ruminanti che quando pascolano tagliano i fili d'erba da cui
cresceranno nuovi getti, mentre il loro calpestio trasformerà il letame e gli altri materiali in
decomposizione in ricco humus.
Le radici delle piante mantengono il suolo in buona salute trattenendo l'acqua e i microbi. Il
suolo in buona salute ingloba l'ossido di carbonio sottoterra e quindi lontano dall'atmosfera.
Il nostro metodo d'allevamento è rispettoso del ciclo naturale sopradescritto.
Invece nell'allevamento intensivo il 99% del bestiame che trascorre gli ultimi mesi in recinti da
ingrasso ingozzati con grano e soia concentrando la produzione d'escrementi su una superficie
ridotta che incrementa le emissioni di gas ad effetto serra.
Nei decenni precedenti la crescita di questo tipo d'allevamento ha portato all'abbandono di
milioni d'acri di terreno o alla loro trasformazione, in terreni coltivati a granaglie per
l'alimentazione del bestiame in quanto più redditizio dei terreni a pascolo.
Molto delle emissioni di C02 derivano dalla coltivazione delle granaglie destinate
all'alimentazione animale, le quali richiedono di essere trattate con fertilizzanti chimici e pesticidi.
L'alimentazione con foraggio produce meno C02 ma più metano rispetto quella convenzionale
(le fibre lunghe sono più difficile da digerire) ma le emissioni totali sono più basse in quanto la
pratica del pascolo permette al suolo di trattenere il carbonio.
è importante ricordare che l'alimentazione con foraggio non è la stessa di quella biologica.
I negozi di cibi biologici spesso vendono carne e prodotti caseari non contenenti ormoni e
antibiotici.
Questi prodotti provengono da animali che molto probabilmente sono stati alimentati con meno
grano rispetto agli allevamenti industriali, ma spesso hanno trascorso gli ultimi mesi (o in caso di
mucche da latte l'intera vita) in stalle dove sono alimentati a grano. Persino quando il grano è
coltivato biologicamente, alimentare con grandi quantità di grano i ruminanti compromette il valore
nutrizionale della loro carne e dei latticini ed impatta sull'ambiente.
Biologico non significa alimentazione ad erba. Alimentazione ad erba significa animali al pascolo.
Ma qualche volta prati o terra sono stati trattati con fertilizzanti sintetici ed erbicidi.
L'etichetta sulla carne deve chiaramente specificare che anche il foraggio proviene da una cultura
biologica.
Questa è solo una parte della storia, c'è' qualcosa che manca da questo piacevole quadro,
qualcosa che tuttavia rimane una parte ineluttabile della realtà.
LA NOSTRA CARNE non viene direttamente dalle verdi praterie di Dio, ma proviene anche lei
dal macello.
La vita del nostro bestiame è più umana e naturale rispetto a quella d'animali confinati in fattorie ed
in stalle intensive, in quest'ottica di rispetto per gli animali, abbiamo fatto un accordo con il nostro
macellaio per evitare che nessuna delle terribili pratiche di macellazione collettiva sia utilizzata in
modo che essi non conoscano il loro destino e che venga loro risparmiata ogni sofferenza
derivante dal panico e dalla paura.
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