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red_ballVisita al Pirata della Piada

 

Domenica 14 aprile una piccola rappresentativa del nostro gas si è recata a Rosate in visita al nostro fornitore di piadine, tigelle e gastronomia vegetale “Il pirata della piada”.

 

Al ritrovo in tarda mattinata presso il magazzino di Vergiate erano presenti i Tondini (Luca, Greta, la splendida Sole e il fido Sam), i Turconi (Luca ed Elena), i Palermo (Marco, Carmen, Gaia ed Emma) e i Rosini (Doriana e Vincenzo).
La nutrita quota rosa non è riuscita ad impedire l' accesa discussione dei maschi alfa su quale fosse il tragitto migliore da seguire, per cui siamo partiti chi per la veloce autostrada e chi per la panoramica strada che costeggia il naviglio per ritrovarci poi a destinazione.

 

 

 

In una zona residenziale del paese, in mezzo a diverse palazzine, si trova il laboratorio del pirata con annesso un bancone che da sulla strada con pochi tavoli solo all'aperto al riparo di alcuni gazebo, una sorta di street food.

 

Per pranzo ci hanno presentato per antipasto un abbondante assaggio di molte delle loro preparazioni, per primo un bis di risotti alle ortiche e allo zafferano e a seguire dolce e caffè.

 

Quasi tutte le portate erano vegane, facevano eccezione solo un salame, un formaggio di capra e una torta salata.

 

 

 

 

Abbiamo trovato tutto molto buono, particolarmente apprezzati il kebab e il tiramisù.
Nonostante si sia pranzato sotto un gazebo di plastica in una giornata particolarmente calda il tempo trascorso dal pirata è stato molto piacevole e la gentilezza e la professionalità sua e delle sue collaboratrici ci hanno messo subito a nostro agio.

 

Le porzioni erano veramente generose e da bravi gasisti ci siamo portati a casa le nostre doggy bag.
Subito dopo il pranzo siamo stati invitati nella cucina-laboratorio dove ci hanno raccontato come è nata l'attività e come fanno i loro prodotti.

 

 

 

 

Lo spazio piuttosto piccolo ci è sembrato pulito, nonostante un po' di disordine dovuto al servizio appena terminato.

 

Raffaele ci ha raccontato che tutto è nato per caso quando parenti e amici che apprezzavano le sue particolari piadine lo hanno spinto a trasformare questa sua passione in qualcosa di più importante.

 

Lui ha iniziato a presentarle a feste di paese, ai gas e nei mercatini rionali, quando ha visto che il prodotto funzionava ha deciso di licenziarsi, ironia della sorte lavorava come cuoco in una steak house, e affrontare questa avventura.

 

 

 

 

Più avanti grazie alla conoscenza di Paola, una cuoca vegana che lavora con lui, inizia a sperimentare piatti vegetali che inserisce nei suo menù.

 

Tutti i prodotti sono fatti interamente a mano da loro.
Le materie prime sono di qualità, a km 0 ed ecosostenibili, usano per esempio le farine di “Mulino Sobrino” che è anche nostro fornitore.

 

Ci hanno mostrato come fanno le piadine e assaggiate calde, ancora fumanti, sono ancora più buone.

 

 

 

 

Di questa operazione avremmo anche un bellissimo filmato se solo lo scrivente avesse esercitato una leggera pressione sull'apposito tasto della macchina fotografica prima di provare a riprendere.
Nei loro progetti futuri c'è l'acquisizione di un negozio adiacente per riuscire a trasformare il “chiosco” in un piccolo ristorante.

 

Il nome dell'attività è dovuto alla passione di Raffaele per il ciclismo, Marco Pantani in particolare.

 

 

Raffaele ci ha detto che si rende disponibile per feste o eventi invitandoci a contattarlo se ne avessimo bisogno.
Chi volesse conoscerlo potrà incontrarlo alla fiera del DES presso i Giardini Estensi di Varese il 16 giugno.

 

Salutato il pirata e il suo staff ci siamo diretti al vicino paesino di Morimondo, poche case costruite intorno all' imponente omonima Abbazia.

 

Abbiamo fatto una passeggiata per il piccolo borgo con il suo mercatino e ammirato il panorama della pianura padana da una terrazza dietro la chiesa.
Visitando l'interno del monastero cistercense siamo stati impressionati dall'imponenza della struttura ma anche dalla sua sobrietà, interamente costruita in mattoni rossi di argilla senza lasciare spazio a orpelli o fronzoli.

 

Piacevole sorpresa è stata invece la temperatura all'interno dell'abbazia che ci ha donato un po' di refrigerio.

 

Allego documentazione fotografica della piacevolissima giornata, grazie a tutti i compagni di viaggio.
Marco

 

 

 

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